16 settembre 2008

Bogota' - 16 settembre


Il Capitano ha lasciato la barca, il Mozzo prende in mano il timone.
Capitan Fabio, con la sua barba piena di sudamerica, e' tornato ad Amsterdamster, a increcciare le storie dell'ultimo mese.
Mozzo Gianluca, con la sua macchina per le foto, e' rimasto a Bogota'.
Bogota' mi ha dato una strana sensazione... fa effettivamente freddino, e arrivare dai Caraibi amplifica la pelle d'oca, eppure questo non basta a giustificare questa strana sensazione di Natale che mi ha assalito sin dal primo passo nella Candelaria (quartiere dove era ostellato).
Tutti buoni, tutti che tornano a casa a mangiare il Pandoro con la crema al mascarpone... lo zampone... il vischio...
Beh, tutto questo in realta' non c'e'... o almeno credo... altrimenti significa che lo nascondono molto bene... e allora sarebbero dei geni.
Eppure oggi camminavo per le Carrere e le Calli... e volevo iniziare a cantare

"Feliz Navidad, feliz navidad, prospero ano y felicidad"

Cioe'... deve esserci qualche cosa che mi nascondono questi Colombiani.
Che il Natale Colombiano sia sfasato rispetto al nostro?
Che il mio cervello sia effettivamente da buttare?

Mercoledi' inizio il progetto all'orfanotrofio, documento il lavoro di una organizzazione ONG, Terre des Homme, che ha in piedi diversi programmi in Colombia.

Al momento vi scrivo da casa di Tata, una couchsurfer che mi ha portato in giro ieri per Bogota' e che ora mi sta ospitando per qualche giorno. Tata dice che il quartiere dov'e' l'orfanotrofio... mmm... no bueno... ma vado con persone fidate.

Beh... ho anche iniziato a studiare Spagnolo...

AMAZING!

G!

27 agosto 2008

Ciudad Guayana - 27 agosto

La Guyana é un paese a sé stante...
é chiaramente in Africa...
non in Sud America.
Non ci sono infrastrutture... peró si parla inglese...
Le strade sono di terra battuta... buche e pozze...
I ponti sono pochi e maltenuti...
Eppure non c´é quella povertá...
le persone vivono con poco...
ma nelle condizioni in cui viaggiavammo la gente ci ha offerto il pranzo...

Il Guyana confonde...
afromaericani, industani, amerindi...
Il Guyana confonde perché piace...
ma dovrebbe forse essere il contrario.

Il Guyana ti discrimina...
anche perché non riesce a metterti un etichetta...
Missionari? Turisti? che ci fanno dei turisti in Guyana...
Ingegneri?
Si... stiamo facendo qualche calcolo per dare una minima mano energetica a tre villaggi in mezzo alla foresta amazzonica. Un frigo, qualche lampadina, internet.
Si... internet. Internet é tutto... essere connessi, per le nuove generazioni é vitale. E i padri di questi ragazzi lo sanno... ne sono coscienti... vedono lungo...

Solo poche righe... ragazzi...
é stata una giornata dura ieri...
un giorno vi racconteró tutto... promesso.

Vi abbraccio tutti indiscriminatamente!

G!

14 agosto 2008

Caracas - 13 agosto

Sono Vivo...
Caracas e' complessa... molto complessa...

Alzo gli occhi... e mi si chiudono le palpebre...

11 agosto 2008

Puerto Escondido

"Se uno come te scappa - mi sono chiesto - dove va?
In Europa no, perchè costa troppo e poi con l'interpol subito ti beccano. E lo stesso vale per gli Stati Uniti, il Canada, l'Australia, eh... sono paesi anglosassoni, paesi civili: un telex e ti fottono.
E poi tu non sai l'inglese.
Allora in oriente, l'India... eh...
Ma tu non sei un mistico. Ho setacciato tutti i libri a casa tua. Tu sei uno dei pochi che non ha letto Siddartha.
Dell'Africa, meglio non parlarne, come fa uno con la vita protetta come la tua ad andare in Africa, troppa miseria, troppa guerra. Fame, malattie. E poi là si parla francese.
Ora, dove può andare uno italiano facendosi capire e capendo... in Sud America.

Messico e nuvole...
la faccia triste dell'america..."

Tutto questo era rivolto ad Abatantuono da un detective che lo inseguiva...
Bene... tutto questo non sono io, tranne per le ultime 3 righe...
E tra 1g 18h e manciate di minuti...

06 agosto 2008

9 ore di tramonto

Baratteresti 5 ore di ritardo del tuo aereo con un tramonto lungo nove? Viaggiando da est ad ovest, non necessariamente sopra la Siberia, si può fare.
Nove ore con alle spalle la Notte che avanza ma tu sei più veloce (ancora non abbastanza da relativizzare la morale però: non puoi uccidere-stuprare-rubare impunemente).

In realtà col cazzo che sono così soffisticato.
In realtà sono gli aventi ad avermelo l'hanno imposto.

Porta scorrevole. Occhi (ancora) umidi. Aeroporto. Giapponesina Finnair mi sgattaiola davanti: parla - anche lei - da sola.
La ignoro. Cerco di ignorarla. La ascolto.
"Helsinki, delay, heavy delay"
Sposto la mandibola in avanti (morso inverso) e giro leggermente gli occhi (si vede il bianco) mentre mi ingobbisco in un "xxdiocanemxerda".

Vedremo cosa ne penserà il mio corpo quando finalmente arriverà a Gaeta dopo essere stato sbatacchiato da Osaka ad Helsinki (onenightstand in piacevole compagnia di Gianluca).
Ascoltami, segui le mie indicazioni e arrivi facile. Da qui prosegui direzione sud-ovest fino Milano, svolta a sinistra e - dopo aver abbracciato forte tuo Padre - fly by su Udine. Poi sali su quel cazzo di Intercity alle 5.50 e vedi di dormire corpo... e vedi di riassorbire quel jetlag infinito che già senti come chiodi nel cervello.
Bene, sei arrivato a Gaeta: ci hai messo 2 giorni... anzi 50 ore. Ummm impressiv gud giob.
Ora setta la sveglia: hai 5 giorni per mettersi in bolla per la Spedizione Sudamericana.

"Stai zitto e fai attenzione".
Parole sagge.
Terrò a mente.

27 luglio 2008

Aria fresca

Mi sono laureato e ho dovuto guardare tutti dal basso verso l'alto.
Eccomi, steso riverso nella sabbia di Bellano... si, esatto, quello che non ne ha una minima!
I suoni sono tutti ovattati-sommersi, i miei amici mi salutano, io immagino di biascicare qualcosa in terza persona: Gian è calmo-quieto, Gian è immerso nel ventre materno, alcolico.
Gian respira aria fresca che spira dal Lago... Gian respira aria fresca in questa serata di fine "primo tempo".
Ora che la prima bobina è terminata tra gli appalusi, si accendono le luci, si esce, si chiacchiera in questo intervallo di primo tempo, ci si accende magari una sigaretta.
L'inizio lascia presagire ottimi sviluppi.
Alzo lo sguardo e leggo "MY WAY MY LOVE"...
mah!

20 luglio 2008

Heading Bellano... ovvero finalmente si festeggia

Discussione: martedì mattina, Politecnico Bovisa orario e aula tutt'ora incogniti (indicativamente ore 9, grande capannone)
Proclamazione: martedì pomeriggio, sempre Bovisa, orari e aula vedi sopra (indicativamente ore 14.30, grande capannone)
Domani vi do il programma dettagliato.

Ora, come promesso ecco un pò di informazioni riguardo el
Festòn

Ritrovo
Milano, Piazzale Zara (MM3 Gialla, Zara) in superficie ore 18.00
qui facciamo la distribuzione delle macchine.


Obiettivo
Lido di Bellano ore 8 flessibili
Chi arriva in treno, il lido dista un centinaio di metri dalla stazione: chiedere ai passanti

Tragitto
Macchina: SS36 da Viale Zara (vedi pdf allegato)
Treno: partenza da Milano Centrale 18.00, 19.05, 20.08

Ritorno
Ufficialmente: festa fine alle 2
Ufficiosamente:... vedremo!
Chi proprio non ce la facesse c'è la possibilità di sosta notturna.
Ritorno: da Bellano in treno per chi tira lungo 5.20, 6.12, 6.41 (in caso)

Per Sbattimenti
o problemi che possa in qualche modo risolvere
io 340.6078273

07 luglio 2008

Io, mi laureo!


Ladies and Gentlemen, Signori e Signore, da quanto avete potuto intuire dall'oggetto della mail... eh si, dopo aver passato un quinto della mia vita al Politecnico... ...dopo aver passato la bellezza di 45 esami...

Io, mi laureo!


Ebbene...
Mattina - Discussione della Tesi
Pomeriggio - Proclamazione
Sera - Festa al Lago - Bellano

Il programma dettagliato lo avrete a tempo debito...
Per ora fatemi capire quanto mi volete bene con questo rapiderrimo sondaggino per organizzare la festa di Martedì sera...


Massimizziamo il riempimento macchine...

Minimizziamo le emissioni inquinanti, consumo benza, sbattimento pro-capite...
Insomma devo giustificare una laurea in Energetica... giusto?!?

http://www.doodle.ch/64ss6a3x47rx2smv

Portate chi volete... a meno che non mi stia conclamatamente sul cazzo... ovvio! Mandate sta mail a chi volete... soprattutto se di rara bellezza!

A presto Fioi! Gian


"Amo l'odore di lauro* la mattina.
Ha il profumo della vittoria" * Non di te Palomo!

29 giugno 2008

Into the Wild...


No, non ho visto Into the Wild!

Mio Padre me ne aveva parlato in termini un pò fumosi una sera mentre parlavamo del viaggio.
"E' un film con Sean Penn che fa il tuo stesso giro"...

mmm... alaska - sudamerica... quasi...

Ci sono due tipologie di reazioni se, per sciagura, una persona con cui parlo del mio viaggio ha visto 'sto film:
1. "Cazzo devi vederlo prima di partire";
2. "Cazzo, non vederlo: veditelo dopo".

In ogni caso la risposta è comunque ed ineluttabilmente NoNonHoVistoIntoTheWild.
E, anticipando la prevedibile domanda, no nemmeno voglio sapere il finale.

E poi... scusate...
ma che cazzo centra una Fiat Punto nella pubblicità di "E venne il giorno"?

mmm...
gne...

19 giugno 2008

80010 - Leonia (NA)

Le città continue, 5

La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall'ultimo modello d'apparecchio.
Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia d'ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiali d'imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero, come dicono, il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità.
Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti dell'esistenza di ieri è circondato d'un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole più averci da pensare.
Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città s'espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l'imponenza del gettito aumenta e le cataste s'innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto.
Aggiungi che più Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. E` una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.
Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d'ieri che s'ammucchiano sulle spazzature dell'altroieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri.
Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell'estremo crinale, immondezzai d'altre città, che anch'esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti.
Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta.
I confini tra le città estranee e nemiche sono bastioni infetti in cui i detriti dell'una e dell'altra si puntellano a vicenda, si sovrastano, si mescolano.
Più ne cresce l'altezza, più incombe il pericolo delle frane: basta che un barattolo, un vecchio pneumatico, un fiasco spogliato rotoli dalla parte di Leonia ed una valanga di scarpe spaiate, calendari d'anni trascorsi, fiori secchi, sommergerà la città nel proprio passato che invano tentava di respingere, mescolato con quello delle città limitrofe, finalmente monde: un cataclisma spianerà la sordida catena montuosa, cancellerà ogni traccia della metropoli sempre vestita a nuovo.
Già dalle città vicine sono pronti coi rulli compressori per spianare il suolo, estendersi nel nuovo territorio, ingrandire se stesse, allontanare i nuovi immondezzai.

Calvino Italo - Le città invisibili

13 giugno 2008

Un weekend di cazzate

Post tipologia:"cosa ho fatto lo scorso finesettimana"
Ebbene... dopo un 2 giorni a cazzare rande e lascare fiocchi...
ho deciso che mi devo fare un bel corso di barca a vela.
chi di voi al momento scuote la testa... è uno sciocco.
La barca a vela è MMETAL.

Ah, ho fatto anche i vaccini... tifo... febbre gialla e epatite A...
... il mio organismo un giorno mi chiederà il conto...

Giaaaaaa...

05 giugno 2008

Ieri ero in sbattimento...

... poi ho ricevuto una notizia meravigliosa...
La tesi va bene.
La tesi è finita.
Io sono quasi finito.
Sono tanto stanco.
Ma se mi fermo... modulo "rinuncia agli studi"... dove devo firmare?

Jesus come down and dance with me right now.

Osnaghi... i'm coming up!

02 giugno 2008

Xkcd



Una persona che può anche solo immaginare una cosa del genere...
... merita tutta la mia stima!

http://en.wikipedia.org/wiki/Xkcd
Ve lo consiglio: http://xkcd.com

... scusate... questa l'ho appena letta...
è meravigliosa...

http://xkcd.com/162/

...sighting...

01 giugno 2008

Ingarbugliato


Una volta, quando sentivo una notizia al TG che non capivo, me ne affibbiavo la colpa.
Magari ero stato distratto durante il servizio.
O magari non avevo seguito la notizia nei giorni precedenti.
O addirittura, a volte tiravo in ballo l'alibi della mia "non eccellente" conoscenza della storia d'italia.

Ora la cosa è un pò diversa.
Mi sono reso conto di essere francamente abbastanza intelligente per capire se quello che mi stanno dicendo, al di là della sua veridicità o meno, ha almeno una base logico-argomentativa.

Quando guardo il TG mi incazzo. Molte volte mando a cagare il giornalista che espone il fatto, perchè, oggettivamente, non si capisce un cazzo di quello che dice.
Perchè devo ascoltare "l'aria che esce dalla bocca" di 15 parlamentari ogni volta che qualcosa succede a palazzo chigi? (avendo naturalmente come risposta: 10 visioni contrastanti e 5 risposte non coerenti con la domanda... ma...)

E' incredibile quanto riescano ad ingarbugliare la più semplice notizia.
Non è possibile che non diano MAI una visione d'insieme, ma solo informazioni spot, senza nesso o legame logico.

Siamo stati richiamati dalla commissione europea per violazione di una legge sulle telecomunicazioni, paragrafo frequenze?
Perfetto.
Rete4 deve andare su satellite?
Perfetto.

Facciamolo... non c'è molto da parlare... di che devi discutere...
Abbiamo già fatto la figura di merda di essere stati ripresi da un organismo sovra-nazionale...
Dai...

Di cosa stanno discutendo in parlamento?
Decreto "salva Rete4".

Ma siamo pazzi...?
E io studio Osnaghi... e impazzisco!

26 maggio 2008

LEI


Sabato notte,
svenuto sul letto di Paco,
ho sognato la donna della mia vita...

Frase forte, eh?

Eppure vagavo per Amsterdam, forse con qualcuno, più probabile da solo.
D'un tratto questa ragazza, gettandomi le braccia al collo, mi guarda negli occhi e mi dice:
"You are beautiful"...

(Frase forte, eh!)

Io, incredulo riesco a dirle...
"No, YOU are beautiful"...

Era bellissima... non ricordo nulla tranne i suoi capelli scuri... eppure la sensazione era quella di una bellezza quasi incredibile... di questo ne sono certo...

Era di Vienna, come me in vacanza.

E da lì parte la visione di 5 giorni passati a rincorrersi, tra scale, rampe, intorno al letto, di nuovo altre scale.
A corteggiarsi seduti sui banconi dei barconi sui canali.
Di un amplesso non consumato.
A parlare con le altre due sue amiche.
A scattarle foto.
Fino a quando lei mi dice di dover tornare in Austria, che il suo aereo era in partenza... il mio, pure...

A quel punto, tutto si ferma, e mi sveglio mentre corro a prendere il treno che la sta già portando via... non so se riesco alla fine a prenderlo...

Mi sveglio con un sapore dolcissimo in bocca, con il retrogusto di una sbornia (non solo di quella alcolica).
Nel penombra della camera, ancora steso a letto, prendo in mano la macchina fotografica che riposava affianco a me... la sveglio senza pietà... però niente...

Mi alzo e vado a passeggiare sotto la pioggia con Paco, lo ascolto.
Gli dico che ha fatto bene.

23 maggio 2008

81 giorni...

Guardo il calendario. 81 giorni.
Mmmm... Sta salendo, cazzo sale.
Cristo, no... non ora... non ancora...

Catena al collo e minchia china su "Teoria delle Turbomacchine", dai serio.

La gamba destra rulla sotto il tavolo.

Ah, si... dimenticavo... dondolo anche avanti e indietro... disagio 'codio...

Mi gratto la guancia... e penso che non ci devo pensare (!)

...e penso che non ci devo pensare (?)
giaaaaaaa...
Il calendario ammonisce: ancora 81 giorni...
Calendario, non capisci proprio un cazzo...


il viaggio è già iniziato...

E ti dico anche quando: precisamente il 21 maggio, ore 15.32.


Previsione per il prossimo bimestre:
inquietudine... sinusoidale

PS: merda... basta con sta cazzo di pioggia... ho PAGATO per Maggio e PRETENDO il mio Maggio!

15 maggio 2008

Mondo Nuovo - Huxley (1946)

"Uno stato totalitario veramente efficiente è quello in cui il governo onnipresente controlla con il suo esercito di manager una popolazione di schiavi che non devono essere costretti a obbedire, perchè amano la loro schiavitù.
Fargliela amare spetta ai ministri della propaganda, ai direttori dei giornali e agli insegnanti".

13 maggio 2008

127 giorni

Scambio equo... un dente del giudizio per un biglietto aereo...
La formichina dei denti has a posse!

13 agosto, 6.45
Roma -> Francoforte -> Caracas
(14h55)


18 dicembre, 22.50
Buenos Aires -> Francoforte -> Milano (16h55)


03 maggio 2008

Peace of Heart

Forse... dico forse... ci siamo...
E' passato più di un anno e mezzo...
Ora la sento di nuovo...

leggerezza


A dir la verità quasi quasi me ne ero abituato...
E questo tinge la mia piccola ri-conquista di un colore ancora più intenso...
Perché è proprio questo il problema... l'abitudine...

pace del cuore

Lo zaino è di fianco alla scrivania... pronto a riempirsi...
Il Viaggio prende forma... è dietro l'angolo...
Amsterdam invece è alla fine dell'isolato... chissà se mi abbraccerà...

fiuuuuu taxiiiiiii!!!!

Che mese incredibile...
e lo dedico a quattro persone che non vedevo da tanto tanto tempo...

:)

14 marzo 2008

E allora, che sia 25.

Per oggi, allora, mi chiamerò 25.
Manca un minuto alla mezzanotte...
Magari 60 secondi dedicati al mio 24esimo anno di vita.
Magari 60 secondi per le persone e cose che mi hanno reso anche per un momento felice...
Portare il sedile in posizione eretta, Gian inizia la discesa.
Eva, sei Tu la mia prima nostalgia. Graz sei Tu. Ti avevo inalata, eri nel mio sangue. Ma è stata la scelta giusta.
Graz, che mi ha accolto, e che mi conosceva ancora prima che IO la conoscessi.
Emi e Steve, per la vostra generosità.
Stefano, Jack, IlGenio, Fra e Carla, per avermi ricordato che non lasciavo la mia vita indietro, ma che mi rincorreva.
Anna, in realtà non sei sfigata.
A Fabio, e non servon parole.
Serena, chissà se l'avrai vinta...
Maggie, "I don't accept this", una delle frasi più agrodolci che mi abbiano mai sussurrato.
Schloegelgasse, Idlhofgasse, Inffeldgasse... e gli occhi si fan lucidi.
A tutti i divani in cui mi son addormentato... e, soprattutto, a tutti i letti in cui mi son svegliato.
Schmiedgasse mentre pedalavo nel sole e sapevo di esser felice.
Paco e a come mi rispecchio in lui e vedo, a mio malgrado, un me di tanto tempo fa...
Ma e , chissà cosa sarei se foste persone normali...
Alla Malinconia che non ho ancora estirpato... che bastarda ha messo radici profonde.
Al ricordo del passato e al pensiero di aver lasciato un Me in ogni luogo dove ho vissuto.
Poi andarlo a trovare di tanto in tanto, per chiedere...
Ciao Tega, come procede? Che se poi gli va bene... magari lo ammazzo e prendo il suo posto...
Kai, Markus e Ramin.
Della e Doenis, che, anche se lontani, non mancano mai.
A Milano, da cui sono scappato... e alla quale sono tornato, accogliendo le sue scuse.

Mancano pochi secondi a mezzanotte...

A Me! che sia 25 allora, auguri Gian, e che la strada che calcherai oltre ad essere "giusta" sia, stavolta, anche quella "migliore".

22 febbraio 2008

Sud America

Supporto sonoro:
Queremos Paz - Gotan Project

(Al viaggiatore che ri-incontrerò... in me)

C'era una volta il Sud America... se ne sta
va tutto il giorno attaccato all'Africa... poi una bella mattina decisero che era tempo di separarsi.
Ma, a vederlo dall'alto, sembra che non se la passi così bene, sto Sud America.
A dir la verità, a vederlo sulla mappa... a me ricorda un volto che smascella un urlo.

Qualche anno fa decisi che, forse, il viaggio che aspettavo da anni era proprio li. 4 mesi, o meglio, fino a Natale 2008. Se tutto va come deve andare (laurea a luglio) allora saranno 4 mesi, 120 giorni.

Partenza: Caracas - Arrivo: Buenos Aires.

In mezzo solo un bastimento carico di interrogativi... chi, come, dove, quando... perchè?
Intanto il chi... beh, fino a quando non ho in mano i biglietti... non posso dire se sarò solo o mal accompagnato...
L'idea sarebbe di fare una serpentina, dal Venezuela, virando a ovest verso la Colombia, Ecuador e Perù.
Da Lima prendere l'aereo fino al centro della foresta amazonica, Manaus, e lì imbarcarsi destinazione Belem. 6 giorni di navigazione fino alla foce del Rio, dove da una sponda all'altra ci sono 10 km... un mare in movimento - cazzo ho già i brividi a pensarci.

Poi proseguire sulla costa del Brasile per arrivare a San Paolo, Rio e come ultima parte Buenos Aires, Argentina.

Per ora questa è solo una bozza, un'idea in movimento. Il Cile mi affascina e non vorrei saltarlo.

Vedremo. Per ora mi accontento di sognare, mentre sono in coda per il passaporto o al centro malattie tropicali.

Alzo gli occhi, ma stavolta ci sono ancora le 4 mura di Via Dal Re.

E' ancora presto, 4 esami all'alba.


Notte Fioi!


21 febbraio 2008

Camarella opus est

Supporto sonoro:
NOFX - Drugs are good
(Paco: mi ricordo ancora le buste che mi portavi dalla Svizzera...)

A casa mia, capivi istantaneamente quando era Lui a fare la spesa. In Lui c'era (e c'è tuttora) una malcelata passione per le cose dolci, cioccolata&co, creme alla vaniglia, budini... (insomma tutto quello che contenga almeno il 37% su base massica... di carie).

Per darvi un idea della Sua bramosia... quella qui a fianco è un avviso che lasciai a "Babbo Natale", visto che l'anno precedente aveva finito TUTO il barattolo di Nutella che gli avevo lasciato per rimettersi in forze durante la notte del 24.

Quindi, se il sabato pomeriggio trovavi delle cioccoschifezze nella dispensa, era abbastanza chiaro che Don Claudio avesse colpito ancora (LIDL era la sua vittima preferita... e se avete mai fatto una puntata in questo discount sapete pure perchè...).

Ora sapete in questo contesto sono cresciuto e come ho accresciuto il mio feticismo per le camarelle.

Nella classifica delle SETTE MERAVIGLIE "Gommose" del MONDO si posizionano:
8. Tutte quelle che non mi "piacciono" (parola grossa... perchè in realtà NON esistono quelle che proprio non riesca a mangiare... con un pò di impegno si fa tutto...) Però, ora che ci penso gli orsetti gialli proprio no... quelli fanno veramente cagare!

Dicevamo:
7. Liquirizie ripiene (colore bianco.. anche se non sono MAI riuscito a capire se gli altri colori fossero diversi)
6. Orsetti quelli bianchi
5. Il Cotone estruso (il tossicone indeperibile)
4. Ciliegie (se sono vecchie lo capisci subito perchè non riesci a deglutirle)

Top three...
3. Cocacoline - Orsetti Rossi (parimerito)
2. Vermicellini frizzantini

Vince doppiando gli avversari...

1. Polka Mix: Orsetti, Liquirizie ripiene, Rotelle di liquirizia, uno o due (se sei fortunato) coccodrilli verdi o squali blu, cocacoline come se piovesse... insomma... una cosa quasi illegale e che mi sono imposto di riservare SOLO per viaggi in treno.

Se un giorno avrò il diabete potrete dirmi di andarmi a rileggere sto post... Per ora le analisi del sangue, fresche di vena, dicono solo che ho i trigliceridi nu poch' alti.

Quindi... viva le caramelle e lunga vita all'Haribo.

14 febbraio 2008

San Nicolò, dai cazzo, credi in te stesso!

Ieri ho scoperto che, a 10 anni, non ero così pirla come credevo. Sapevo per esempio dell'inesistenza di San Nicolò.

Però c'è bisogno di una mini introduzione, in quanto San Nicolò non è equamente distribuito nella nostra amata penisola (almeno non quanto Pizza Pasta Pavarotti e Mandolino).
In questi anni universitari ho scoperto che in molte regioni, per esempio, Mr. Nicolò se la gioca con la Miss Befana per il titolo di vice-babbo (natale). Nell'opulento (ancora per poco), overproduttivo e iperleghista (nonostante ci sia una delle zone a più alto tasso di immigrazione) Nord-Est, per par condicio, Befana e San Nicolò hanno quasi la stessa importanza.

Risultato: le festività natalizie fanno brutto.

Vi lascio con una domanda... che cosa mi porto San Nicolò nel dicembre 1993?


Utilità del post? NULLA...
...ma dovevo fare un piccolo cappello alla meravigliosa frase conclusiva:
POCHE PAROLE MA UN GRANDE CONCETTO

Notte Fioi!

10 febbraio 2008

Traslocare... elucubrazioni sul Cambiamento e l'inadeguatezza del Cuore.

Supporto Sonoro
Il Nuotatore - Giovanni Allevi
(Fabio, trovare un Fratello a 19 anni non capita spesso)

Negli ultimi 2 anni sono stato attore diretto o indiretto, ma sempre attivo di 7 traslochi.
Mi faccio "fottere" sempre. Ma fottere fottere, eh...
Cazzo, perché quando arriva la domanda...
"Oh, Gian, senti ma... non è che (per caso) mi daresti una mano a metter via un pò di cose, che cambio casa".
Da questa fatidica domanda (per caso), non riesco a divincolarmi, niente colpo di reni e salvataggio in angolo.
Eppure non è per una eccessiva magnanimità... eh no... per un amico è il minimo.
E nemmeno per una mia difficoltà a imporre un "no": fortunatamente mi sono affrancato dal si incondizionato.

Forse il fatto è che far fatica non mi ha mai messo a disagio, anzi... lo ritengo quasi una benedizione dopo le lunghe ore di studio. By the way... una volta avevo un culo... sob...

Quell'aura che hanno tutte le imprese fatte per - e con - le persone a cui ti senti legato, non basta a render conto di una smazzata 4 piano senza ascensore, armadio, letto, cucinino, porco dio e la madonna, e pacchi di libri, che nemmeno Pascoli, nella biblioteca del padre.
Ci di deve essere di più.

Credo che la Ragione per cui mi faccio "fregare" ogni volta, sia la peculiarità che permea il concetto di trasloco: il cambiamento.
Quello che mi frega è il pathos pieno di ottimismo che trova sua massima espressione nell'atto di fare fagotto ed andarsene. Mi rendo conto che sia una visione molto personale della cosa, d'altronde se non fosse personale chi cazzo me lo fa fare di scriverla. E' il futuro al quale permetti di prendere il largo, salpate le memorie che ti trattengono in porto.
E' di questo che voglio essere attore e non spettatore, nonostante non sia io ad andarmene, nonostante io resti: io voglio esserne parte di questo pathos.
E' impossibile, per mia natura, non vedere, nel rituale del prendere dallo scaffale, guadare l'oggetto, decidere se verrà con te o meno, e poi riporlo nello scatolone "perlacasanuova", un simulacro del rituale di ripiglio (o meglio risistemata) interiore.
Una cernita del tuo passato che trova il suo culmine nell'azione del gua(r)dare - esattamente come fosse un fiume - l'oggetto. Durante un trasloco, a volte basta che l'occhio si posi sull'oggetto che è stato spettatore passivo della tua vita, per dare il via all'epifania. Plug and Play di immagini che ti si scarica addosso, innescato dal prendere in mano quel porta CD, rotondo, in plexiglas (atroce) che eri sicuro essere base portante di quel cumulo di polvere sull'armadietto in cucina.
O le sberle di emozioni date da quella rana di legno, bucata da parte a parte e trafitta da un bastoncino scuro, che ti riporta al movimento propiziatorio che facevi ogni volta che ce l'avevi sotto mano.

Ma in questa serata di metà febbraio, appena passata la mezzanotte col freddo che fa fuori, voglio ricordarmi di un trasloco che ha lasciato il segno.
Il trasloco di Fabio da Milano. Via per sempre. Da Milano. Amsterdam approaching.
Sì, perchè quelli furono giorni di fatica vera, in quei giorni in cui "A Milano, la fa l'afa da padrona". Ore che passavano lente. Ore che lasciavano le braccia indolenzite e la schiena a pezzi.

Ore in cui il mio cervello non riusciva a capire cosa il cuore, più in basso, stesse gridando.

Ma per capire veramente l'ultimo gerundio bisogna fare tre passi indietro.
2002 - Via Mantegazza 29, e Gian, sbarbato (ecco... chi non mi avesse mai visto sbarbato, provi solo ad immaginarmi, malato terminale, bianco e lievemente putrescente... ATROCE).

La mia prima casa di Milano: la prima volta che telefonai, mi rispose una voce un pò lievemente acuta, a tratti femminile.
Io: "Salve, sono Gianluca"
Interlocutore: "Ciao, come posso aiutarti?"
Io: "Salve Signorina, cerco Fabio"
Interlocutore: "Ciao, sono IO"
Io (penso) :"Eccheccazzo... coinquilino frosh.... ammazza che inizio..."
Stavo parlando per la prima volta con Fabio, la persona con cui avrei vissuto il mio primo anno a Milano.

Quando entrai a casa (la giornata era splendida, il sole entrava diretto dalla finestra e sbatteva sul bianco dei muri), in cucina c'erano lui e Stefania, la sua ragazza.
Lui mi venne incontro, Stefania, seduta al tavolo, leggeva un giornale. Il vuoto tra di noi era riempito di quella tranquillità felliniana, densa, come nelle campagne ad agosto.
Mi innamorai di loro perdutamente.

Passò un anno, comprai casa a Milano, città dove mutuo e affitto sono praticamente due sinonimi. Andai via da Mantagazza 29.

Passarono altri anni.
Un giorno ricevetti una mail:
Fabio e Stefania erano lasciati.
Rimasi di sasso.

Ora eravamo lì, in Mantegazza 29. Per il trasloco definitivo di Fabio.
Tornare in quella casa e rivangare gli oggetti che furono testimoni oculari del loro Amore fu devastante.
Per me... non voglio nemmeno pensare a Lui.
Parlavamo, scherzavamo... mentre ci spaccavamo il culo. Non finiva mai. Quella montagna di cose non finiva mai.
Ma a volte... mi bloccavo: toccavo, odoravo, guardavo... e partiva la pellicola etichettata 2002/2003.
Da solo andavo sul balcone della cucina, mentre Fabio continuava a lavorare.
Gli alberi, le macchine, i tram lontani si sfocavano davanti alle lacrime.
Quelle lacrime che scendono, non quelle che blocchi prima. Parallelo al suolo, le faccio cadere senza che mi striassero le guance e la barba. Spalanco la bocca, come quando devo gridare, ma non emetto alcun suono, tranne che un sospiro anonimo, scandito da altrettante botte di diaframma che, in quel momento, reclama la sua indipendenza.
Non era rabbia.
Quella smorfia era il volto di una delusione immensa, dell'ennesima presa di consapevolezza che la vita è un vortice travolgente, l'ennesima riprova, che forse non capisco veramente un cazzo di cosa sia veramente l'Amore. Quel sospiro anonimo era il rumore del cuore che esprime la sua inadeguatezza a esperienze di questo tipo.

Lavorammo per tre giorni in quel di Mantegazza 29, quinto piano.
Una di quelle sere feci quasi impazzire Cinzia...
Ora il ricordo mi riporta un sorriso...
ma la tempesta di quella sera me la ricordo ancora. Tutta.
Me li ricordo quei giorni, in cui ero cosciente di essere felice.
Che tutto era perfetto, nonostante tutte le mie possibili imperfezioni.

Pochi giorni fa, Fabio ha traslocato di nuovo.
In realtà erano le ultime cose che erano rimaste a Bari.
Definitivamente ad Amsterdam.
La sua vita è lì... la stabilità che cerca, se la sta guadagnando non senza rinunce e affilati interrogativi. Ma le persone che ama sono con lui in questa decisione.
Ma lui? E' con sé in questa decisione?
Io credo di si, e credo anche che se non ti fai paranoie ora... Vec, quando mai, allora, ti sarà consentito fartene.

Benissimo.

Alzo lo sguardo,due bottiglie d'acqua vuote davanti a me, una tazzina con scritto "caffè al volo" alla mia destra.

Publish Post.

Notte Fioi!

09 febbraio 2008

Sette mesi a quota periscopio

Supporto sonoro:
Mina Mazzini - Se telefonando
(Eva, geniale ed eccessiva, fragile ma con due palle così, la migliore amica che abbia mai avuto)

Catena al collo... genuflesso sui ceci... scudisciate come se piovesse... Occhi bassi sui libri... e su di Me...
Fino al sesto mese, quota periscopio: esami.
Il settimo mese, si inizia a risalire Capitano: laurea. 22 luglio dicono.
Alla fine dell'ottavo, Sudamerica.
Alla fine del dodicesimo torno... per poi ripartire...
Inizio 2009... inizio Vero, pagina bianca... (non mi piacciono gli anni dispari)
Ma inutile partire per la tangente... ce ne sono ancora cose da fare... una cosa alla volta Vecchio!Sembra tutto deciso fino a fine anno... ma naturalmente non si può mai star tranquilli, quindi andiamo piano con i progetti, giusto Steve?
Si perchè gli esami non sono mica finiti, e basta poco per smadonnare tutto... sgarri un appello e ti ritrovi impalato. Fortunatamente la tesi è finita... almeno questo... e fortunatamente anche CFD è andato... quindi in realtà sono 5 su sei to go...
Schizzo di Panoramica esteriore.

Panoramica interiore...
No... non è ora il momento... niente anticipazioni... solo qualche intercettazione...
Comunque sempre casino... eccheccevoifà...:)

Chiudo, mentre già pregusto una nottata serena tra le mura che mi hanno ospitato per 17 anni.
Treviso, Mareno di Piave, frazione Bocca di Strada... l'unico rumore che si sente sono le travi di legno del tetto: "lavorano".

Io, invece, lavoro di cervello... ma con calma...

Ricapitoliamo
6 mesi + 6 esami + una laurea = SUDAMERICA...
... e Lei? eh, Lei...