Baratteresti 5 ore di ritardo del tuo aereo con un tramonto lungo nove? Viaggiando da est ad ovest, non necessariamente sopra la Siberia, si può fare.
Nove ore con alle spalle la Notte che avanza ma tu sei più veloce (ancora non abbastanza da relativizzare la morale però: non puoi uccidere-stuprare-rubare impunemente).
In realtà col cazzo che sono così soffisticato.
In realtà sono gli aventi ad avermelo l'hanno imposto.
Porta scorrevole. Occhi (ancora) umidi. Aeroporto. Giapponesina Finnair mi sgattaiola davanti: parla - anche lei - da sola.
La ignoro. Cerco di ignorarla. La ascolto.
"Helsinki, delay, heavy delay"
Sposto la mandibola in avanti (morso inverso) e giro leggermente gli occhi (si vede il bianco) mentre mi ingobbisco in un "xxdiocanemxerda".
Vedremo cosa ne penserà il mio corpo quando finalmente arriverà a Gaeta dopo essere stato sbatacchiato da Osaka ad Helsinki (onenightstand in piacevole compagnia di Gianluca).
Ascoltami, segui le mie indicazioni e arrivi facile. Da qui prosegui direzione sud-ovest fino Milano, svolta a sinistra e - dopo aver abbracciato forte tuo Padre - fly by su Udine. Poi sali su quel cazzo di Intercity alle 5.50 e vedi di dormire corpo... e vedi di riassorbire quel jetlag infinito che già senti come chiodi nel cervello.
Bene, sei arrivato a Gaeta: ci hai messo 2 giorni... anzi 50 ore. Ummm impressiv gud giob.
Ora setta la sveglia: hai 5 giorni per mettersi in bolla per la Spedizione Sudamericana.
"Stai zitto e fai attenzione".
Parole sagge.
Terrò a mente.